Lea Melandri (1941) è presidente della Libera Università delle donne di Milano. Dal 1971 al 1978 è stata redattrice, insieme allo psicoanalista Elvio Fachinelli, della rivista «L’erba voglio». Ha diretto, dal 1987 al 1997, la rivista «Lapis. Percorsi della riflessione femminile». Ha collaborato dal 2000 al 2004 al mensile «Carnet», e attualmente con varie testate, tra cui: «Alfabeta», «Internazionale», «il Manifesto», «Il Riformista», «Corriere della Sera». Negli anni Settanta ha preso parte al movimento delle donne, di cui è divenuta una delle teoriche di riferimento.
Della sua ricerca sulla problematica del rapporto tra i sessi sono testimonianza le sue pubblicazioni, tra cui ricordiamo: L’infamia originaria. Facciamola finita col cuore e la politica (1977, 2018), Lo strabismo della memoria (1991, 2019), Migliaia di foglietti. Mineralogia del mondo interno (1996), Una visceralità indicibile. La pratica dell’inconscio nel movimento delle donne degli anni Settanta (2000), Alfabeto d’origine. Memoria del corpo e scrittura di esperienza (2017), Gli avvolgimenti del tempo. Tra pandemie, guerre e devastazione ambientale (2023).
Per Bollati Boringhieri ha pubblicato Come nasce il sogno d’amore (2002), Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia (2001), Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà (2011), tradotto in inglese e in corso di pubblicazione in francese.
Fonte immagine: sito web Neri Pozza